BIO

GIBI VOLPI

Il cuore pulsante e la voce inconfondibile dei Verdecane, una  voce che dà vita a storie di viaggio, persone e di sogni, raccontando la realtà con un’ironia malinconica che ricorda la tradizione della musica popolare e d’autore.

I testi si intrecciano a melodie trascinanti con parole che parlano di strade polverose, di osterie affollate e di chi è costretto a partire senza mai dimenticare la propria terra.

Un narratore instancabile, capace di far ballare e riflettere, di far ridere e commuovere.

Con i Verdecane, porta avanti un progetto musicale indipendente e autentico, un viaggio sonoro che affonda le radici nella tradizione per reinventarla con spirito libero e ribelle.

DAVIDE “MENZO” MAZZOTTI

Se il blues è una strada polverosa che porta lontano, lui l’ha percorsa tutta, con la chitarra in spalla e il cuore accordato sulle frequenze giuste. Nato e cresciuto a pane e blues, ha imparato presto che le sei corde non sono solo uno strumento, ma una voce, un grido, una carezza ruvida come l’asfalto dopo la pioggia.

Ogni nota che esce dalla sua chitarra porta con sé l’anima di chi ha ascoltato i grandi maestri e li ha trasformati in un linguaggio personale.

Tra corde tese e distorsioni sognanti, Menzo non accompagna la musica: la conduce. È il vento che soffia tra le storie dei Verdecane, il ruggito e il sussurro, il filo elettrico che lega ogni nota alla prossima avventura, un viaggio senza meta, fatto di notti insonni e sogni che bruciano sotto il cielo stellato.

MARCO ORRU’

Se la musica è un viaggio, il sax di Marco Orrù è il vento che lo spinge avanti. con lui i Verdecane hanno un’anima profonda e vibrante, capace di intrecciare atmosfere folk, richiami ska e fiammate blues in un unico respiro.

Il suo suono non ha bisogno di parole: ogni nota che soffia nel suo sax racconta di strade polverose, di notti insonni passate tra donne ed alcool, di sogni sospesi nell’aria.

Sul palco, Marco non suona semplicemente: vive la musica. Il suo sax danza tra i ritmi della band, aggiungendo sfumature che trasformano ogni brano in un’esperienza unica. Con lui, i Verdecane respirano più forte, tra fiati malinconici e assoli incandescenti che lasciano il segno.

FABIO DATTILO

Il cuore ritmico e la spina dorsale sonora dei Verdecane, dà voce alle canzoni attraverso il suono profondo e avvolgente del suo basso. Con il suo stile inconfondibile, crea linee melodiche che non si limitano a sostenere l’armonia, ma la arricchiscono di dinamismo e carattere, intrecciandosi con le parole per dare vita a paesaggi sonori intensi e coinvolgenti.

Il suo basso racconta storie tanto quanto le voci e le chitarre, accompagnando i testi con un groove pulsante che richiama il battito della strada, il respiro delle osterie affollate e l’inquietudine di chi è sempre in viaggio, senza mai dimenticare le proprie radici.

Con un suono che oscilla tra la tradizione e la sperimentazione, trasforma ogni nota in un passo del viaggio sonoro che la band porta avanti con spirito libero e autentico.

MAURIZIO FELICINA

Il battito profondo e l’anima pulsante dei Verdecane, il cuore ritmico che scandisce il tempo di ogni canzone, trasformando ogni brano in un viaggio sonoro vibrante e coinvolgente.

Il suo drumming è il respiro della strada, il rullare di un carro che avanza su sentieri polverosi, il suono lontano di tamburi che richiamano storie antiche e il battito della terra sotto i piedi di chi balla senza sosta. La sua musica racconta la fatica e la gioia del viaggio, la nostalgia di chi parte e la forza di chi resta. Ogni colpo sulla pelle del tamburo è una voce che dialoga con le melodie e i testi, un battito che accompagna le storie raccontate.

Con i Verdecane, traspone un percorso musicale autentico e indipendente, in cui la radice folk si mescola a nuove sonorità, dando vita a un linguaggio unico, capace di far ballare e sognare, di raccontare la vita con il suono inconfondibile del ritmo che non si ferma mai.

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